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lunedì 14 ottobre 2024

INCONTRI D'ARTE — il Blog di Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci è nato Pontedera e vive a Calcinaia. Giornalista e critico ha pubblicato numerosi volumi sul cinema e sull’arte. Tra le sue pubblicazioni “Paolo e Vittorio Taviani , la poesia del Paesaggio”, editore Gremese. Ha diretto la rivista letteraria Ghibli ed ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche. Attualmente è funzionario della Regione Toscana.

Ugo Nespolo: tutti i colori del mondo

di Riccardo Ferrucci - martedì 29 maggio 2018 ore 07:48

Riccardo Ferrucci e Ugo Nespolo

La pittura di Ugo Nespolo rappresenta uno degli esempi più significativi dell’arte contemporanea italiana. Keith Haring quando lavorava a Pisa al suo grande murales ha detto : «Fra i pochi, pochissimi artisti che meritano rispetto qui in Italia, indico volentieri Ugo Nespolo, perché è il più intraprendente, il più fantasioso, il più originale. E poi perché mi pare l'unico ad aver compreso come un'immagine, al pari della pagina di un romanzo, può raccontare qualcosa di importante e di emozionante. Con la sola differenza, rispetto ai libri, che questa spesso è a colori…»…

In realtà il grande racconto pittorico di Nespolo diventa una delle esperienze più innovative dell’arte contemporanea italiana, un viaggio lirico e onirico che attraversa la storia dell’arte e diventa icona del made in italy nel mondo. Ugo Nespolo nella sua pittura ha sempre seguito una propria strada, delineando un mondo poetico tra più significativi ed illuminanti di questa epoca. Ogni elemento ed ogni tassello diventa parte di un tutto, di un viaggio tra più affascinanti che è dato di vedere .

Ci puoi parlare della mostra “Il trionfo del libro” che è ospitata alla Biblioteca Nazionale di Firenze e che presenta alcuni dei tuoi lavori dedicati al mondo del libro ed alla letteratura.

Ho avuto sempre un rapporto molto forte con il libro e la lettura, c’è un rapporto molto stretto tra il mio lavoro ed il libro cartaceo. La letteratura ha sempre rappresentato una spinta ed una suggestione forte per il mio lavoro di artista.

Ci sembra di cogliere in questi tuo libri d’artista l’idea del gioco che muove in maniera profonda anche la tua creazione artistica.

L’idea del gioco, dell’ironia, dell’infanzia muove profondamente il mio lavoro. Quando devo affrontare un libro nasce comunque un’esperienza unica e sempre diversa, a volte la suggestione è letteraria altre volte musicale. Le mie collaborazioni con autori importanti come Sanguineti e Alda Merini hanno segnato profondamente il mio processo creativo ed il mio lavoro pittorico. Adesso sto lavorando ad un libro molto importante dedicato a Pinocchio per l’editore Giunti.

Quali sono i tuoi rapporti con la Poesia visiva una corrente pittorica che ha trovato a Firenze alcuni degli autori più significativi.

E’ un fenomeno che mi ha interessato dal punto di vista culturale, ho conosciuto molti degli autori, ma la mia ricerca mi ha spinto verso direzioni diverse.

Ci puoi parlare dei tuoi progetti futuri e quali sorprese ci riserva il mondo di Ugo Nespolo ?

In questo momento ho una grande mostra a Ginevra dedicata ai numeri, con un libro importante realizzato insieme al matematico Piergiorgio Refreddi. Una mostra che poi andrà a Matera Capitale europea della cultura ed a Shangai. Poi ho in programma un mostra in Messico, una in Cina, una in Russia ed altre iniziative di grande respiro internazionale. Tra i progetti c’è anche l’idea di realizzare un omaggio a Antonio Tabucchi, una grande scrittore italiano con un progetto espositivo che dovrebbe coinvolgere Lisbona, una città a lui molto cara. Recentemente ho esposto in Portogallo a Ponte De Sor,con il Festival Sete Sois Sete Luas, ed è stata un’esperienza molto bella.

Come sta cambiando la percezione dell’arte nella società postmoderna ?

L’esclusione oggi più bruciante e totale è per l’artista quella di non poter in alcun modo tornare ad essere un aspirante sacerdote della rivoluzione. Dimenticato il termine stesso di avanguardia, dissolta forse per sempre la mistica dello sparuto gruppo avanti rispetto al grosso dell’esercito che segue, inutile l’esplorazione di terre incognite se la stessa idea di nuovo è divenuta impraticabile e vana. Anche l’atteggiamento di feroce contrasto alla cultura dominante è evaporato e con esso la carica di contro istituzione che sostanziava tutti i movimenti dalla crisi del Romanticismo sino alle avanguardie storiche del primo novecento.

Riccardo Ferrucci

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