Viva la pappa al pomodoro
di Sabrina Rossello - lunedì 20 aprile 2020 ore 07:25
Vi ricordate una Rita Pavone giovanissima che cantava “viva la pappapappa col popopopomodoroo”! Interpretava Gian Burrasca, personaggio protagonista di un libro classico della letteratura per ragazzi “Il giornalino di Giamburrasca” scritto, nel 1907, da Vamba (pseudonimo di Luigi Bertelli).
Chi non si ricorda, di questo ragazzino toscano, Giannino Stoppani, tanto irrequieto da guadagnarsi il soprannome di Gian Burrasca?
Io credo di aver sentito parlare della pappa al pomodoro proprio leggendo il libro.
In realtà si tratta di una antica pietanza, la cui origine è sicuramente da cercare nelle “tavole” dei contadini toscani. Era un piatto povero utile a riciclare gli avanzi di pane raffermo, cotto nella salsa di pomodoro, “improfumato” con del basilico fresco e un filo di buon olio di oliva extravergine toscano.
Oggi, la pappa al pomodoro, è diventata un piatto gustoso, ricercato e molto apprezzato; tant’è che, proprio per il mio lavoro di personal chef, mi ritrovo spesso a farla perché super richiesta. Il segreto della sua bontà sta proprio nella qualità dei suoi pochi e semplici ingredienti. Io, ormai l’ho rivisitata in molti modi: “all’amatriciana”, “all’uccelletto”, in bianco con i carciofi e altri modi, questa, che però vi propongo, è la ricetta base classica, proprio quella di cui Gian Burrasca cantava: - Viva la pappa al pomodoro!
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Ingredienti per 4 persone
- 300 g pane toscano raffermo
- olio extravergine di oliva
- 1/2 carota
- 1/2 gambo di sedano
- 1/2 cipolla rossa media
- 750 g passata fatta di pomodori “costoluti”
- sale
- pepe nero macinato fresco
- 1 spicchio di aglio
- Basilico fresco q.b.
Preparazione:
Tagliare il pane raffermo in fette spesse qualche centimetro, poi ritagliare le fette a piccoli cubetti di circa 3 cm di lato e farli tostare per circa 5 minuti in forno caldo a 180° gradi.
Intanto preparare un brodo vegetale con tutti gli odori.
Togliere dal forno il pane e metterlo in una ciotola, bagnatelo con il brodo vegetale, ma senza farlo diventare “pappa”.
Preparare un trito con gli odori (carota, cipolla e sedano)
In una pentola capiente, meglio se di coccio, fare soffriggere, in olio evo, a fiamma moderata, il battuto di odori, per qualche minuto; aggiungere anche lo spicchio di aglio intero leggermente schiacciato, in modo tale che insaporisca il soffritto (se non piace, toglierlo prima di aggiungere il pomodoro); gli odori dovranno diventare morbidi e cremosi.
Aggiungere la passata di pomodoro e farla cuocere a fuoco basso, coperta, per circa 10 - 15 minuti, aggiustare con sale e pepe.
A questo punto, aggiungere il pane tostato, e qualche foglia di basilico, mescolare e continuare la cottura a fiamma moderata per altri 10 minuti.
Continua a cuocere rimescolando, facendo attenzione a non fare attaccare la pappa alla pentola, aggiungendo, se occorre, brodo vegetale.
Togliere la pentola dal fuoco e condire con dell’ottimo olio di oliva extravergine toscano.
Far riposare la pappa per un’oretta e servirla tiepida.
Sabrina Rossello
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