Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:29 METEO:CASTELNUOVO DI GARFAGNANA11°  QuiNews.net
Qui News garfagnana, Cronaca, Sport, Notizie Locali garfagnana
venerdì 28 novembre 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

Quando cambiare approccio in psicoterapia?

di Federica Giusti - venerdì 28 novembre 2025 ore 08:00

Faccio questo lavoro ormai da un po' di tempo e credo sia giusto “sdoganare” qualcosa che può avvenire in un percorso di psicoterapia, senza che si possano creare tabù o falsi miti attorno.

Può capitare qualcosa che assomiglia a quel silenzio che si crea quando entri in una stanza e senti che qualcosa è cambiato, anche se non sapresti dire cosa.

Tutto appare uguale ma qualcosa non lo è più. E questo può capitare sia al terapeuta che al paziente.

Dal punto di vista di quest’ultimo, si potrebbe verificare la situazione nella quale si chiede: “Sto davvero andando dove voglio andare?”.

È un momento comune, molto più di quanto si immagini. E non è un segnale di fallimento: è un segnale di consapevolezza. E’ un po' come essere leggermente fuori tempo, come due strumenti che suonano insieme ma non si seguono più in maniera melodica. Ciò che prima aveva senso, ciò che prima riusciva a far breccia, adesso, non è più così, adesso, nelle parole del terapeuta non si ritrova la sintonia che si trovava prima.

E, se talvolta può darsi che il terapeuta abbia fatto un errore, spesso non è responsabilità di nessuno. Anche la relazione terapeutica, al pari di ogni altra relazione, gode di una vita sua, nasce, si evolve, e, talvolta, si esaurisce.

E rendersene conto è fondamentale per non rischiare di continuare ad investire in qualcosa che non sembra più adatto a noi. Il cambiamento è parte del processo e anche il nostro rapporto con il terapeuta può cambiare. A quel punto che fare? Che, essere onesti con sè stessi e con il professionista che ci ha seguiti fino a lì è fondamentale, anche per poter fare un passaggio che non sia una fuga, ma un gentile cambio di direzione. È un po’ come camminare su un sentiero: se la direzione cambia, anche la mappa deve cambiare.

Cambiare approccio terapeutico non significa tradire quello precedente. Significa riconoscere che il viaggio è andato avanti.

E questo vale ovviamente anche per il terapeuta. Può capitare, infatti – e a me è capitato varie volte – di rendersi conto che la persona che stiamo accompagnando nel percorso, avrebbe bisogno di altro, di qualcosa che noi non siamo in grado di offrirgli. Ed ecco la coerenza e l’onestà intellettuale che ci permette di fare un passo indietro come professionista per farne fare molti avanti al paziente. Fare il terapeuta non è un gioco a chi è più bravo né un esercizio narcisistico del proprio Io, anzi, è esattamente il contrario. Noi lavoriamo per il bene del paziente e se non siamo più noi la strada giusta per raggiungere quell’obiettivo, dobbiamo dirlo e discuterne con il paziente stesso. Non è un abbandono e non è una fuga, ma è solo una realtà che va osservata.

Non è un “cambio di direzione improvviso”: è un aggiornamento degli strumenti con cui affrontiamo la vita.

A volte basta integrare un altro modo di lavorare; altre volte serve davvero cambiare approccio. Non per ricominciare da zero, ma per continuare da un punto più adatto alla persona che si ha davanti.

Un nuovo approccio rappresenta una nuova prospettiva con cui osservare le cose, e va inteso come qualcosa che arricchisce, non come qualcosa che toglie.

Ogni terapeuta sa quanto sia importante avere cura dell’altro e può capitare che la cura sia proprio lasciarlo andare altrove.

Federica Giusti

Articoli dal Blog “Psico-cose” di Federica Giusti