Attualità giovedì 04 marzo 2021 ore 12:40
La viticoltura brinda all'asporto fino alle 22

Le enoteche lucchesi avevano lamentato una disparità rispetto ad altri esercizi col vecchio Dpcm che imponeva loro la chiusura alle 18
LUCCA — La viticoltura lucchese stappa una bottiglia e brinda alla possibilità per enoteche o ercizi di commercio al dettaglio di bevande - codice Ateco 47.25 - di lavorare con l'asporto fino alle 22. L'apertura è contenuta dal Dpcm varato dal governo Draghi e sana la disparità lamentata dal settore nelle scorse settimane (vedi articolo sotto) che li obbligava a chiudere alle 18.
E ora Coldiretti Lucca, col suo presidente Andrea Elmi, esulta: "Il via libera all’asporto fino alle ore 22, fermo restando il divieto al consumo sul posto, salva le circa 60 enoteche presenti nella provincia di Lucca e supera l’ingiustificata discriminazione nei confronti di negozi alimentari e supermercati ai quali è correttamente consentita la vendita del vino".
“Vino ed altre bevande – ricorda Elmi – si potevano acquistare tranquillamente anche dopo le 18 nei negozi e nei supermercati ma non in enoteca. Era effettivamente incomprensibile. A pagare le conseguenze di questa disparità sono state le piccole etichette e le aziende vitivinicole di piccole dimensioni il cui canale di distribuzione principale e privilegiato sono appunto le enoteche ed i negozi di vicinato che sono presidi di tipicità e di identità del territorio. Negli ultimi anni in provincia di Lucca c’è stata una interessante espansione di questo settore spinta anche da una maggiore cultura e consapevolezza da parte dei consumatori. Una tendenza che va sostenuta ed incoraggiata nel rispetto delle norme di sicurezza”.
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