Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 09:15 METEO:CASTELNUOVO DI GARFAGNANA16°  QuiNews.net
Qui News garfagnana, Cronaca, Sport, Notizie Locali garfagnana
domenica 28 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Foti: «Proteste all'università contro accordi con Israele? Era meglio mandarli a zappare»

Attualità lunedì 16 ottobre 2023 ore 13:00

Bracconaggio, Toscana fra i territori a maggior rischio

uccellino intrappolato in una rete
Molti uccelli vengono catturati per essere rivenduti come richiami vivi

Nel rapporto 2023 sulle zoomafie della Lav la Toscana è fra i territori regionali a più elevata attività illegale contro gli uccelli selvatici



ROMA — La costa Toscana è un territorio a rischio bracconaggio specialmente ai danni degli uccelli selvatici: il dato arriva dal rapporto 2023 sulle zoomafie diffuso oggi dalla Lav, e vede lo spicchio costiero della Toscana (con Liguria, Romagna, Marche e Friuli-Venezia Giulia) con un coefficiente di attività venatorie illegali fra i più elevati.

La costa toscana e gli altri territori regionali individuati come a rischio si collocano subito al di sotto dei black spot individuati da Lav in Delta del Po, Prealpi Lombardo-Venete, coste pontino-campane, coste pugliesi, Sardegna meridionale, Sicilia occidentale e Stretto di Messina, in cui si concentrerebbe il 50% delle attività dei bracconieri.

"Secondo stime della Lipu - recita il rapporto Lav - ogni anno sono circa 5 milioni gli uccelli vittime del bracconaggio in Italia. Tra i Paesi dell’area del Mediterraneo l’Italia è al secondo posto, dopo l’Egitto, per numero di uccelli catturati e uccisi".

Nel mirino ci sono in particolare uccelli canori come allodole, merli, tordi sasselli, uccisi o catturati per essere venduti come richiami vivi nella caccia di appostamento. Lo stesso accade a cardellini, ciuffolotti, fanelli, pettirossi, codirossi.

"Ma i motivi che generano la caccia criminale sono diversi. I rapaci, ad esempio, come gufi, poiane, falchi, nibbi sono abbattuti perché considerati nocivi o per alimentare il mercato della tassidermia illegale. Il più delle volte, però - sottolinea Lav - gli uccelli vengono uccisi per essere mangiati o per essere destinati al mercato clandestino della ristorazione".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno