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Lavoro sabato 13 marzo 2021 ore 10:30

Export manifatturiero, bilancio in chiaroscuro

In un 2020 complessivamente con il segno meno, il quarto trimestre dell'anno registra il segno più. Il risultato elaborato dal centro studi di Confindustria



LUCCA — Sul fronte dell'export manifatturiero, nelle province di Lucca, Pistoia e Prato, gli ultimi tre mesi del 2020 hanno avuto "Un andamento definibile come di assestamento, per quanto provvisorio e ancora fortemente condizionato dalla pandemia e dalle misure adottate per contenerla". Così Confindustria Toscana nord inquadra il quarto trimestre dello scorso anno. 

"Alcuni risultati positivi o solo moderatamente negativi del terzo trimestre, dovuti in gran parte alla concentrazione su quel periodo di spedizioni rimaste bloccate durante il lockdown - spiega in una nota- hanno subito un livellamento verso il basso; viceversa, risultati particolarmente severi del periodo precedente sembrano nel quarto trimestre incamminati verso un sia pure parziale riequilibrio".

Il risultato, elaborato dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord sulla base dei dati Istat, conferma sostanzialmente quanto emerso dall'analisi congiunturale effettuata dallo stesso Centro studi: i dati dell'export manifatturiero segnano, per il complesso delle tre province, -4,7% per il quarto trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e -12,9% come chiusura dell'anno (produzione industriale -11,1%).

Con un +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, ll dato di Lucca sul quarto trimestre 2020 è l'unico positivo tra le tre province.

"Quello di Lucca - spiega Consindustria Toscana nord- è un evidente caso di livellamento rispetto al +12,1% del terzo trimestre, che risentiva fortemente delle oscillazioni di un settore come la nautica che, già di per sé soggetto a marcate fluttuazioni per l'alto valore di prodotti a lunga lavorazione, aveva avuto una straordinaria impennata all'indomani del lockdown".

Nel quarto trimestre 2020 hanno avuto risultati positivi rispetto allo stesso periodo del 2019 i settori farmaceutico (+30,3%, chiusura dell'anno +1,8%); alimentare (+29,5%, chiusura dell'anno +18,2%); gomma-plastica (+19,3%, chiusura dell'anno +13,8%); cartario (+8%, chiusura dell'anno -0,4%). Segni negativi invece per la già citata nautica, che dopo il +68,5% del 3° trimestre registra nel 4° -15,4%, chiudendo l'anno con -2,1% rispetto al 2019; per il lapideo, che con -9,5% nel 4° trimestre fa comunque meglio della chiusura dell'anno che si ferma a -15%; per i macchinari e apparecchi, che segnano -6,4% nel 4° trimestre e -9,6% come chiusura del 2020; per la moda che segue il trend nazionale chiudendo il 2020 a -25,3%, sebbene il quarto trimestre evidenzi un più contenuto -10,2%. 

Nel complesso l'export manifatturiero lucchese segna nel 2020 un -4,5 per cento. Un dato, sottolinea Confindustria, che "Per un anno così drammatico, può definirsi soddisfacente e che è vicino al -5,4% del risultato della produzione industriale della provincia".


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