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Attualità domenica 30 maggio 2021 ore 14:17

Turisti di gusto in sei tappe tra necci e tordelli

Un neccio

Tocca la Garfagnana, la Piana e la Versilia l'itinerario illustrato dallo storico Franco Cardini attraverso le prelibatezze della Lucchesia



PROVINCIA DI LUCCA — Sono 30 chilometri dalla Garfagnana alla Piana e alla Versilia con tappe di gusto a base di necci, tordelli, buccellato e chi più ne ha più ne divori: è il percorso proposto da La Cucina di Lucca, uno degli itinerari di Artour Toscana che si snoda tra Gallicano, Collemandina, Lucca, Capannori e Viareggio. Il progetto di Artex offre ai viaggiatori spunti per conoscere il territorio con un turismo lento e sostenibile.

Nella provincia di Lucca si passa per i necci, considerati una gloria locale, i tordelli (rigorosamente con la d), la farinata, la minestra di farro o la marmugia del Guinigi e una carrellata di dolci: dalla crème-caramel alla Puccini al buccellato, la treccia dolce aromatizzata all'anice che arriva addirittura dall'Antica Roma.

A fare da guida in questo tour tra paesaggi, patrimonio artistico e pietanze è lo storico Franco Cardini: “Lucca è una città aristocratica, fiera della sua indipendenza repubblicana mantenuta fino all'Ottocento e ha comunicato al suo territorio questa fierezza”, scrive il professore nelle sue note antropostoriche a corredo dell'itinerario. 

“Nel triangolo di costa chiusa ad ampio golfo, tra Mar di Liguria e Tirreno, le città 'minori' guardano ad essa come alla loro metropoli meridionale; poi ci sono Parma a nordest e Genova a nordovest. Questa toscanità signorilmente un po’ 'tenuta a bada' si riflette sul cibo. I lucchesi amano i primi 'asciuttii di sfoglia ripiena; ma li chiamano tordelli, con la d (non tortelli né tantomeno tortellini): e nel ripieno, con la carne di manzo e di maiale, le uova e la bietola lessata ci mettono il formaggio parmigiano ed – ebbene sì – la mortadella bolognese”, è ancora la penna di Cardini.


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