La stagione dei funghi è molto amata in Toscana ma sono tanti i rischi per chi si avventura nel bosco. A differenza degli escursionisti che seguono i sentieri, i cercatori di funghi si addentrano in zone inesplorate dove è facile perdersi ma anche scivolare nella fitta vegetazione. Non ultimo è il rischio di raccogliere i funghi sbagliati, non commestibili e velenosi.
Il soccorso alpino toscano solo tra valle del Serchio e Garfagnana effettua tra Settembre e Dicembre il 39% degli interventi per andare in soccorso dei cercatori di funghi.
Proprio il Sast Toscana ha elaborato un Vademecum completo che contiene tutti i consigli utili per l cercatori di funghi.
Il Vademecum del perfetto cercatore di funghi
Prima di avviarsi nel bosco è necessario pianificare il viaggio e geolocalizzare la zona, controllare le previsioni meteorologiche e scegliere un abbigliamento adeguato.
E' importante comunicare a parenti ed amici l'intenzione di addentrarsi nel bosco. Uno dei primi consigli è mappare spesso la propria posizione. Esistono delle Applicazioni che geolocalizzano il segnale telefonico ed inviano all'occorrenza una allerta ai soccorsi con il tracciamento della propria posizione.
Come riconoscere i funghi migliori
La Asl Toscana è suddivise in tre macro aree, per ciascuna è competente un Ispettorato Micologico, struttura del Dipartimento della Prevenzione, che fornisce consulenza gratuita e assistenza ai cittadini, nel riconoscimento delle specie raccolte e nell'indicazione della loro commestibilità. Il servizio si concluderà il 9 Dicembre, salvo stagione favorevole.
I funghi devono essere presentati in contenitori rigidi e forati (cestini) possibilmente, interi (non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, non raschiati o comunque privi di parti essenziali al loro riconoscimento), puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei, in buono stato di conservazione.
Gli ispettorati suggeriscono anche le modalità di cottura ed altre tecniche per gustare in sicurezza un ottimo piatto di funghi (opuscolo).