Attualità

Furto e spaccio in boschi e a domicilio, 3 arresti

I carabinieri pesciatini hanno messo a segno un'operazione che stronca un giro di droga tra le province di Pistoia, Lucca e Firenze

Con tre arresti i carabinieri della stazione di Pescia hanno stroncato un giro di spaccio di droga e furti che copriva, tra smercio nei boschi e consegne anche a domicilio dei clienti, le province di Pistoia, Lucca e Firenze con centrale in Valdinievole. Gli arrestati - uomini di 31, 32 e 34 anni dimoranti tra Pescia e la Lucchesia - sono indagati a vario titolo per furto aggravato di veicoli in sosta e spaccio di stupefacenti aggravato in concorso.

L’attività investigativa, denominata Transit, è stata condotta dalla stazione carabinieri di Pescia e diretta dalla procura della Repubblica di Pistoia. Si è sviluppata dal Giugno al Dicembre 2020 a seguito di una serie di furti anomali di veicoli avvenuti a Pescia. In particolare si trattava di furgoni rubati nei pressi del mercato dei fiori. 

Le indagini hanno permesso di individuare l’autore del furto di un furgone perpetrato nella notte proprio dall'interno del mercato: si trattava di un uomo residente a Pescia. Ricostruendo il tragitto effettuato dal veicolo, i carabinieri hanno poi accertato che il mezzo veniva usato dal ladro per recarsi nelle boscaglie al confine tra le province di Pistoia, Firenze e Lucca dove si intratteneva anche per giornate intere.

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Dunque gli accertamenti, che fin da subito hanno rivelato agli inquirenti che spesso l’uomo si recava nei boschi per acquistare stupefacenti di varia natura che poi rivendeva a Pescia. In un secondo momento, con investigazioni che si sono avvalse di una lunga serie di servizi di osservazione ma anche di intercettazioni telefoniche, è emerso che all’interno di quella boscaglia operavano due fratelli stabilmente dediti allo spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, che venivano coadiuvati anche dal ladro del furgone. 

Proprio lui veniva spesso incaricato dai due fratelli di effettuare consegne a domicilio a clienti che avevano effettuato l’ordinazione della droga telefonicamente. Il bacino d’utenza, costituito anche da minorenni, si è rivelato quanto mai vario. I tre operavano anche a Montecatini Terme, Ponte Buggianese e nei comuni della provincia di Lucca. La banda aveva scelto di operare all’interno della boscaglia situata ai confini tra le province di Pistoia e Firenze, così da poter eventualmente fuggire tra la vegetazione in caso di controlli da parte delle forze di polizia. 

I clienti, invece, si fermavano a bordo strada fischiando per chiamare lo spacciatore. Questi usciva dai rovi per consegnare lo stupefacente ed intascare il denaro. L’indagine ha permesso di quantificare in circa 500 le cessioni di stupefacente, prevalentemente cocaina, per un controvalore di circa 25.000 euro.

Sono stati recuperate e sequestrate circa 100 dosi di stupefacente di vario tipo tra cocaina, hashish e marijuana e segnalati alla prefettura di Pistoia 12 persone, assuntori di stupefacenti. Nel febbraio scorso i carabinieri avevano arrestato i due fratelli, condotti in carcere a Prato. L'ultimo componente della banda è stato acciuffato ieri a Bologna, e lì è stato arrestato.