Attualità

Economia, frenata dell'export toscano

La domanda mondiale e il potere d'acquisto delle famiglie risentono delle pressioni inflazionistiche. Cade la provincia di Grosseto, vola il Senese

Arretra l'export della chimica di base

Export toscano in frenata nella prima metà del 2023 e nella tendenza per la seconda metà, col comparto moda in particolare sofferenza. Il motivo? Le pressioni inflazionistiche che, seppur si vanno riducendo, nel primo semestre dell'anno hanno compresso il potere d'acquisto delle famiglie e la domanda mondiale. Il quadro della situazione è definito nell'ultima nota congiunturale dell'Irpet, l'Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana.

E la tendenza si conferma per il secondo trimestre, pur se con cifre accompagnate comunque da un segno positivo: "Seppur caratterizzata dal segno positivo, anche la Toscana ha visto un forte rallentamento della crescita su base tendenziale. Questa, infatti, è passata dal +7,9% del primo trimestre al +1,2% del secondo", recita la nota.

"Scontando la dinamica espansiva che ha contraddistinto i metalli preziosi, la variazione rispetto al secondo trimestre 2022 si annulla totalmente (+0,2%)", sottolineano gli esperti. 

"Il rallentamento nel corso del secondo trimestre è evidente anche nel caso in cui si considerino i tassi di variazione a prezzi correnti (Toscana: dal +11,9% del primo trimestre al +4,8% nel secondo)", sono i dati che comunque proiettano la Toscana un passo avanti rispetto alle dinamiche nazionali in cui si distingue la progressione marcata della regione Piemonte.

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Nelle province

In una disamina provincia per provincia, il secondo trimestre 2023 registra la caduta spiccata delle esportazioni a Grosseto (-22,5%) che segue il -13,2% del primo trimestre e di Livorno dove però il -19,2% proviene da un balzo del +113,9% nel primo trimestre.

Flessione a Prato (-9,9%), ad Arezzo se non si considerano i metalli preziosi, a Lucca e a Firenze mentre prosegue la dinamica ascendente della provincia di Siena dove a un primo trimestre 2023 che aveva segnato un -27,9% è seguito un secondo trimestre con +55,0%.

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Tonfo chimica di base, vola la farmaceutica

Nell'analisi disaggregata per prodotto, Irpet registra una situazione a luci ed ombre che vede nel secondo trimestre 2023 il tonfo nell'export della chimica di base (-25,8%) controbilanciato dal volo della farmaceutica (+60,4%).

Al centro una situazione variegata in cui spiccano i segni negativi del comparto calzaturiero (-24,9%) e della maglieria (-21,6%) e la performance positiva della metallurgia di base al netto dei preziosi: +33,3%. Ma ecco nella tabella sottostante l'andamento dei diversi prodotti nel primo e nel secondo trimestre 2023 in Toscana.

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Chi compra di meno

La dinamica delle esportazioni regionali per area di destinazione vede l'andamento negativo concentrarsi in alcune aree in particolare: i paesi europei non membri della Ue (-16,8%) e le economie Bric (-9,4%).

Si sono ridotte di un terzo le esportazioni di prodotti toscani verso la Svizzera (-36,9%), con dinamica negativa specialmente dell’export dei prodotti di lusso della moda fiorentina: nel secondo trimestre si sono dimezzate le vendite di prodotti della pelletteria, di calzature e di capi d’abbigliamento

Per quanto riguarda il gruppo Bric, nonostante la positiva performance dei prodotti toscani sul mercato cinese (+8,3%), ha pesato il sostanziale azzeramento delle esportazioni verso la Russia (-73,6%).

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