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Tari, nelle casse del Comune mancano 100mila euro

Il buco è dovuto ai cittadini che non pagano la tassa sui rifiuti da diversi anni. Il Comune ha disposto controlli per recuperare le somme dovute

Sono già partiti da alcune settimane in controlli disposti dall'amministrazione comunale al fine di recuperare l'ingente somma di denaro che sarebbe dovuta essere versata dai cittadini con il pagamento della tassa di smaltimento rifiuti. 

Nel frattempo l'amministrazione è stata costretta a rimodulare verso l'alto la Tari 2016. La nuova normativa sui bilanci comunali richiede a tutti gli enti interessati dai mancati pagamenti degli utenti, come quello di Pescaglia, la creazione di un fondo per l'evasione fiscale. Questo è pari a circa sessanta mila euro, cioè al 67% dell'evasione storica, che a Pescaglia ammonta a circa 60 mila euro. Tale fondo, è sempre la legge nazionale che lo dice, va sommato ai costi del servizio di raccolta rifiuti; la cifra che ne risulta deve essere coperta interamente dalla Tari. Questo ha determinato l'aumento.

Proprio in questi giorni i cittadini hanno ricevuto le cartelle della tassa sui rifiuti, che prevedono tre rate: luglio, settembre e novembre.

“Siamo consapevoli che l'aumento della Tari sia poco piacevole ma siamo con le mani legate dalla normativa – spiega il sindaco, Andrea Bonfanti – Proprio per questo motivo l'obiettivo dell'amministrazione comunale è di ripristinare la giustizia sociale, recuperando dagli evasori cifre considerevoli. E' infatti inammissibile che gli effetti dei comportamenti dei cittadini disonesti che non pagano le tasse debbano cadere su quelli onesti che le pagano. Accanto a questo continueremo a migliorare l'efficienza del servizio di raccolta dei rifiuti, che dall'insediamento della nostra amministrazione ha visto innalzare notevolmente la qualità con l'introduzione della raccolta 'porta a porta', l'apertura dell'isola ecologica di Piegaio ora con l’orario esteso al sabato mattina e il ritiro degli ingombranti a chiamata in Val di Turrite e Valfreddana”.