Attualità

Senza zona gialla si infuria il commercio

Strali di fuoco nei confronti di Governo e Regione per il mancato passaggio in zona gialla. "Negligenze politiche", attacca Confcommercio

La zona gialla non arriva e Confcommercio Lucca si infuria, lanciando strali di fuoco all'indirizzo di Regione e Governo tacciati di "negligenze politiche". A lanciare il j'accuse è il direttore dell'associazione dei commercianti lucchesi Sara Giovannini che va a alzo zero: “Nessuno di noi ha mai sottovalutato l’emergenza sanitaria in atto. E nessuno di noi ha mai pensato di anteporre l’aspetto economico alla salute delle persone. Ma la situazione in cui versa oggi la Toscana, con dati sui contagi assolutamente confortanti a cui non segue però ancora la certezza di vederla tornare zona gialla già in questo weekend, è frutto di gravissime negligenze politiche".

Le furie dell'associazione sono indirizzate con chiarezza, e "chiamano in causa Governo e Regione". "Qualcuno dovrà rispondere, a partire dal governatore Eugenio Giani - incalza Giovannini - perché qua in ballo c’è la morte di migliaia di aziende e la cancellazione di decine di migliaia di posti di lavoro”. 

La preoccupazione di Confcommercio è per tutte le imprese, ma soprattutto per i pubblici esercizi "sospesi nell’attesa di un cambio di colore che per loro determinerebbe differenze enormi come ad esempio la possibilità di riaprire al pubblico quanto meno a pranzo", spiega Giovannini. 

“Da mesi - aggiunge - ci troviamo ad affrontare due drammatiche emergenze, una sanitaria prima di tutto, ma anche una economica. Della quale chi ci governa non si occupa abbastanza. E' indispensabile non perdere un altro fine settimana prenatalizio. C’è grande attesa, il passaggio a zona gialla al pari di quasi tutte le altre regioni è un atto dovuto che il governo si ostina a non prendere". 

"E' l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza e dell’incapacità di un governo trincerato dietro tecnicismi incomprensibili che mettono in ginocchio cittadini e imprese. E la Regione Toscana non sta esercitando sufficiente pressione per ottenere i risultati sperati", conclude Giovannini.