Per non cedere alla paura, per non arrendersi alla povertà, per ri-abitare le città nonostante il Coronavirus: con la Caritas diocesana di Lucca la rivincita sulla pandemia è una sagoma. Tante sagome. Bambole di cartone autoritratto come avatar urbani o vestite da personaggi chiave della comunità tra infermieri, parroci, volontari e poliziotti. E' iniziativa Tutta nostra la città con cui Caritas di Lucca ha invitato a ripopolare gli spazi collettivi con delle bambole di cartone sotto l'hashtag #siamounasagoma.
E nel fine settimana sono tante le città che hanno aderito in tutto il territorio provinciale, in un contagio di voglia di riscossa che da piazza dell'Anfiteatro a Lucca ha coinvolto piazza Aldo Moro a Capannori su spinta della Misericordia, il duomo di Castelnuovo Garfagnana e la spianata dinanzi alla chiesa del Varignano a Viareggio, Borgo a Mozzano e Camaiore.
"Abitiamo la nostra città con le nostre sagome di cartone", era l'appello lanciato dalla Caritas lucchese. "Riempiamo la città con delle sagome di cartone - recitava la locandina da cui tutto ha avuto inizio - progettiamo, vestiamo, decoriamo le nostre bambole con i materiali domestici di scarto e facciamole belle affinché le piazze e le strade siano abitate da un'idea attiva di cittadinanza che non cede alla paura e non si arrende alla povertà".