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Tre specie animali rischiano l'estinzione

Sono tutte concentrate in Garfagnana tre razze che potrebbero scomparire per sempre secondo un'analisi svolta da Coldiretti Lucca

Il rischio è che scompaiano per sempre. Si tratta della Garfagnina, tra i bovini, della Garfagnina bianca tra gli ovini e della capra garfagnina. Sono queste tre delle 20 specie toscane che dovrebbero essere tutelate e salvate. 

A dirlo, è Coldiretti Lucca sulla base dei dati forniti dall’Associazione Regionale Allevatori nel quadro dell'allarme lanciato dalla Fao. Secondo l'organizzazione internazionale, il 17 per cento delle razze nel mondo rischia la scomparsa definitiva. Un altro 60 per cento è, invece, in stato di rischio sconosciuto per mancanza di dati sulla dimensione e la struttura della popolazione.

Il futuro di queste razze, spiega Coldiretti, dipende dal lavoro degli allevatori e dalle risorse messe in campo dal Piano di Sviluppo Rurale. “Si tratta di un’azione di recupero importante che si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attivi in tutta la provincia – spiega Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca - e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione". 

Buone prospettive, anche se l'estinzione non è ancora scongiurata, la  Garfagnina con 145 capi. Diretta discendente della Podolica primitiva, nei primi anni del ’900 è stata sostituita gradualmente con tori e torelli di altre razze ritenuti più adatti a migliorare le produzioni lattifere.  Più complesso è, invece, il recupero della Garfagnina bianca. Oggi la popolazione conta circa mille esemplari. Per quanto riguarda la capra della Garfagnana, conosciuta anche come capretta della Controneria e diffusa principalmente nella media Valle del Serchio, sono 1.500 i capi sopravvissuti.