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"Licenziamenti mascherati alla Kme"

Il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Kme accusa l'azienda di voler procedere a "veri licenziamenti mascherati" con un accordo sulla formazione

"La posizione dell'azienda - sostiene il sindacato - è stata firmata perché ha bisogno, legalmente, della vostra firma per potersi liberare di 160 persone. Il tutto senza una reale e concreta possibilità di un nuovo lavoro per tutti i lavoratori interessati. Per esplicita dichiarazione dell'azienda, dovrebbero essere 38 le ricollocazioni possibili alla fine dei due anni".

Il risultato, secondo la Fiom, è che i lavoratori in questione "saranno espulsi dalla fabbrica fino al settembre del 2018", e che l'azienda conclude con un "se non fate come dico io, è disdetto l'accordo".

Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil "non firmerà mai l'espulsione di lavoratori dalla fabbrica - afferma - e gli eletti della Fiom nella Rsu non firmeranno nessun accordo se non dopo un referendum in cui i lavoratori si siano liberamente espressi con un voto segreto". Se oggi passa questa operazione "domani l'azienda sarà a rischio oggettivo di chiusura", conclude la Fiom.