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Indennizzi in arrivo per gli attacchi dei lupi

I casi di greggi che hanno subito assalti sono tredici ma secondo Coldiretti di episodi se ne sono verificati molti di più

Le incursioni dei lupi stanno diventando un serio problema per gli allevatori. Al momento, alle 13 domande presentate per ottenere i risarcimenti sono stati corrisposti 22mila euro di indennizzi. In media si tratta di poco più di 1.700 euro per ogni azienda con casi che hanno anche sfiorato i 7mila euro di danni. Il tutto a fronte di 281 domande per 537mila euro di risarcimenti erogati. 

Chi ha subito attacchi a ovini, caprini, bovini, bufali, suini ed equini ha tempo fino al 9 luglio per presentare in via telematica ad Artea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, o ai Caa, i Centri di assistenza in agricoltura, le domande di indennizzo. La Regione ha stanziato 400mila euro di risarcimento. La priorità andrà agli allevatori che operano nelle zone più svantaggiate e montane. 

Resta il fatto che i risarcimenti sono solo un modo per tamponare il problema. “L’indennizzo, pur essendo uno strumento importante, non risolve il problema alla radice – ha detto Cristiano Genovali, presidente Coldiretti Lucca – l’obiettivo non è quello di risarcire ma evitare i danni da predazione che sono in continua crescita ogni anno a dimostrazione che il fenomeno è diffuso e preoccupante. Non tutti i danni e le uccisioni sono denunciate poiché i meccanismi di indennizzo sono complicati ed i tempi molto lunghi”. 

Nel dettaglio, un allevatore, previa domanda, può ottenere come risarcimento 150 euro per un agnello, 350 per una pecora, 1.200 euro per un montone. I giovani caprini sono valutati 150 euro, una capra 300, un maschio 500. Il valore del danno per uccisioni di bovini e bufali è stimato in 750 euro per i vitelli, fino ai 2.000 euro per le femmine e ai 3.000 per i maschi di chianina. Gli equini vanno dai 500 euro per i puledri, ai 1.000 per le femmine e i 2.000 per i maschi. I suini sono valutati 150 euro ma anche 400 o 650 per le femmine e i maschi adulti di cinta senese.