Attualità

I migranti salvano la chiesa abbandonata

Un gruppo di richiedenti asilo sarà coinvolto in due progetti per la conservazione dei beni artistici sul territorio borghigiano

L'incontro con i migranti

Sono 14 i richiedenti asilo che, sul totale di 22 persone ospitate a Borgo, saranno coinvolti nei lavori volontari di pubblica utilità. L'idea è quella di integrare i nuovi arrivati nel tessuto sociale attraverso il lavoro ma anche quello di insegnare loro un mestiere spendibile anche in altre circostanze. 

I sette pakistani ospitati a San Martino in Greppio saranno impegnati nel recupero della chiesa che versa in stato di semi abbandono, invasa dalla vegetazione e sciupata dall'incuria. Ogni settimana i migranti manterranno in ordine il terreno e si prenderanno cura anche della fontana e degli uliveti, raccogliendo le olive e producendo l'olio. 

I nigeriani ospitati a Diecimo, invece, si occuperanno di mantenere in buono stato l’area verde del cimitero, della pieve e delle due fontane. 

I progetti saranno gestiti rispettivamente dalla Cooperativa Odissea, per i ragazzi pakistani, e dall’associazione “Le Vie”, per i nigeriani, in collaborazione con il Comune di Borgo a Mozzano.

Il sindaco Patrizio Andreuccetti e l'assessore Donatella Zanotti hanno incontrato proprio il gruppo dei nigeriani arrivati a Borgo nel mese di luglio. "E’ nostro preciso dovere - ha commentato il sindaco - accogliere chi fugge da guerre e povertà per cercare una vita migliore. Quello che però ho sempre sottolineato è la necessità di dare vita a un percorso che sia utile, per i richiedenti asilo e per i cittadini. E’ necessario, infatti, imparare a conoscersi reciprocamente e legarsi in modo positivo al territorio in cui si abita. Il lavoro rappresenta la strada più efficace per raggiungere questo obiettivo".