Attualità

L'incerto futuro dell'industria toscana

Nella fotografia scattata dalla Fiom Cgil che denuncia un'emorragia inarrestabile di posti di lavoro rientra anche la vertenza Kme

Ci fa piacere che la Regione Toscana nella sua idea di piano di sviluppo per il futuro preveda molti investimenti, la diminuzione dei poveri, l'aumento dell'occupazione ed il mantenimento del peso dell'industria. Ma quale industria si pensa per il futuro? Quale crescita necessiterebbe per tornare ai livelli pre crisi?". A porre le domande è la Fiom Cgil toscana per voce del segretario generale Massimo Braccini. 

"Ovviamente - prosegue la nota del sindacato - manca una politica industriale nazionale, ma ci resta incomprensibile sul come si possano fare annunci di aumenti occupazionali per i prossimi anni, visto che non riusciamo a tutelare i posti di lavoro esistenti".

"Siamo molto soddisfatti dell'acquisto del forno elettrico alla Lucchini e delle prospettive di ripresa, ma nel frattempo è stato spento il forno fusorio di rame più importante in Italia alla Kme di Fornaci di Barga, e attendiamo un piano di rilancio da tempo che ad oggi stenta a intravedersi".