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Gli artigiani bocciano il Dpcm di Natale

Sconcerto tra gli operatori soprattutto per aree come quelle della montagna, per le quali le restrizioni vengono giudicate irragionevoli

Delusione e rabbia. Queste le prime reazioni da parte della Cna di Lucca per le limitazioni che il governo ha introdotto nell’ultimo decreto. In primo luogo per la scelta di inserire la Toscana in zona arancione solo da domenica, anziché da sabato, impedendo a moltissime attività di lavorare con la clientela più ampia del fine settimana. Ma soprattutto sono le restrizioni sugli spostamenti fra comuni anche in zona gialla durante le feste a venir bocciate dagli artigiani.

“Troviamo irragionevole non considerare la particolarità di territori come la Garfagnana e la Media Valle", afferma Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca. "Non si possono equiparare Milano che ha 1,3 milioni di abitanti o Firenze che ne ha 400mila con Gallicano che ne ha soltanto tremila!" 

"Sul tavolo di crisi di qualche settimana fa, appena diventati zona arancione - ricorda Giannecchini - abbiamo subito richiesto di considerare anche la Garfagnana e la Media Valle come un’unica unità territoriale omogenea al pari di un grande comune cittadino. C’erano i tempi per poter inserire questa deroga nell’ultimo Dpcm, anche considerando confini, come qualcuno ha suggerito, dei distretti sanitari”.

“L’arrivo della zona arancione da domenica e, speriamo, della gialla successivamente – continua Giannecchini – non porterà invece il ristoro sperato alle attività commerciali e artigiane legate ai servizi. Riteniamo questa posizione del governo una forma di miopia politico-amministrativa ed una forte discriminazione nei confronti dei piccoli centri comunali, dei loro cittadini e delle rispettive attività economiche che sono fortemente integrate con attività che hanno clienti e forniscono servizi a tutto il comprensorio”.