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Attualità martedì 15 febbraio 2022 ore 18:28

"Sanitari cuore d'oro appiglio nel calvario Covid"

infermieri covid

Con un'accorata lettera una paziente curata all'ospedale San Francesco con terapia monoclonale ringrazia coloro che l'hanno assistita



BARGA — Sanitari dal cuore d'oro la cui umanità è stata un appiglio nel calvario del Covid-19: è l'esperienza che una paziente curata nell'ospedale San Francesco di Barga con terapia monoclonale racconta affidandola a una lettera in cui ringrazia la dirigente infermieristica della Valle del Serchio Tiziana Nannelli e tutti gli operatori che l’hanno assistita durante il trattamento effettuato nella struttura di Medicina a lei e ad altri pazienti positivi eleggibili per questi protocolli terapeutici. Eccola, la lettera.

“Buongiorno, sono G., la paziente a quale hai tenuto compagnia mentre facevo i monoclonali, volevo ringraziare tutti voi che mi avete saputo tranquillizzare e fatto sentire una persona normale, perché diciamocelo, chi ha il Covid viene guardato in maniera diversa. Sono arrivata spaventata perché si entra in un mondo dove tutto è diverso".

"Voi con quelle tute, guanti, mascherine e visiere che sembrate usciti da un film di fantascienza, ma poi arriva la vostra voce così calorosa e rassicurante, i vostri occhi che accolgono con il sorriso e che mi dicono di stare tranquilla che passerà tutto nei migliori dei modi. Dovete muovervi e lavorare dentro quelle tute impossibili e respirare in quelle mascherine per ore senza perdere l'umanità verso chi arriva da voi".

"Mi avete spiegato tutto quello che c'era da sapere e tranquillizzato su cosa mi spaventava, ascoltandomi e facendomi sentire il calore umano nonostante tutto. Silvia è veramente unica, mi ha accolto e tranquillizzato, Veronique, Luigina e tutte le altre, che ora non ricordo i nomi, ma che sono tutte da ringraziare, anche un grazie alla dottoressa Gigli e uno speciale al dottore (che non so il nome) che mi ha spiegato tutto e ha avuto la pazienza di ascoltare le mie ansie".

"Un grazie speciale e unico a te che mi sei stata vicino parlandomi come se fossimo amiche. Sono entrata sola e spaventata e sono uscita con la sicurezza che se avessi avuto bisogno avrei avuto un punto di riferimento su cui contare. Grazie a voi perché nessuno può immaginare il sacrificio e il lavoro che fate. Non perdete mai l'umanità che mi avete dimostrato perché questo vuol dire essere dei fantastici infermieri e medici. Grazie".


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